Fa freddo.Ma tanto.Troppo.Il mio cervello è sottoposto a violenza da circa quattro ore:
-costretto ad applicarsi su teorie antropologiche di dubbio fondamento.
-costretto ad applicarsi su teorie antropologiche di dubbio fondamento quando nella stanza ci sono almeno ZERO gradi.
Ecco,povero mio cervello. Ora ha finito,non si tratta di una pausa,ma di un abbandono totale per quanto riguarda il quotidiano.
Non studiavo da molto tempo,così,applicandomi sul serio. In verità non mi sono applicata sul serio.Sono nel letto,cercando di aspirare calore dalla batteria incandescendte del Pc poggiata sulle mie gambe.E' molto inutile come tentativo.Il naso è freddo,la faccia è bianca tendente al grigio. Le mani gelide,lo sguardo probabilmente spento e le labbra forse grigie o viola. Non so,non ho voglia di alzarmi per specchiarmi,infondo vedrei solo un cadavere.Il dilemma giornaliero,è sempre lo stesso,ora cosa faccio?Ho tempo ma non voglio studiare,non ne posso piu. Non potrei sopportare altre quattro ore a leggere dell'Africa,delle colonie,dello sfruttamento,del genocidio e di altro.E' interessante come argomento,ma non per piu di quattro ore. Ora mi preme finire e concludere questo post abbastanza inutile. Vorrei dilungarmi a parlare delle meraviglie di un certo individuo,ma alcune volte cado nel patetico(no non è vero non sono patetica) e poi finisco per perdermi in frasi contorte che non hanno alcun significato se non per la sottoscritta.
L'altra notte ho sognato che sposavo Billie Joe durante un concerto dei Green Day in un teatro minuscolo con mille posti di capienza. E' una degna conclusione per un post inutile?Vi ho scosso?
Forse dovrei strisciare fuori dal letto e mettere un dvd bellissimo nel lettore dvd. Amadeus,magari. Si il film su Mozart. Oppure dovrei vedere Jackie Brown. O magari rimanere nel letto e continuare a tentare di scaldarmi usando il pc.
Le mie parole sono sempre le stesse,ho freddo,molto.E mi viene in mente solo una cosa,purtroppo per voi...questa:
Probabilmente io sono sotto i 35,abbondantemente...LA MORTE.
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