sabato 28 novembre 2009

Le 5.47 del mattino

Si erano le 5.47 quando ho scritto questo post blog,e anche se non ero al pc,sti cazzi.
"Sono nella mia stanza,fa freddo,ho sonno,ma ho un problema molto grande: non riesco a farmi capire. Si beh detta cosi sembra che io abbia dei problemi con la società. Non li ho. Io ho problemi di comunicazione verbo-interpretativa con lui. No ho sbagliato,volevo scrivere LUI. Bello grande in vista. Gli voglio bene,cosi pare,provo un certo affetto,cosi pare,ma ora la situazione è degenarata completamente. Me medesima è totalmente assuefatta dalla sua presenza e dal suo pensiero. Io non ce la faccio piu,come si fa a parlare di una persona quando sono le 6 del mattino e sono quasi 24 ore che si è svegli?Non lo so,sembrava perfetta,la serata,ma fondamentalmente è stata un disastro,un disastro della natura,come lui. Un terremoto.La parte delle palle verdi che mi guardano,vorrei tralasciarla.Anche quella del cerbiatto bastonato,povero BAMBI. Ti odio,gli avrei voluto dire,ma poi gli ho detto nulla a quanto pare. Ho paura di sbattere contro un palo e farmi male,malissimo anzi. L'amico era stato piu facile e quasi meno doloroso,anzi molto meno doloroso,almeno in superficie. Questo è una tragedia greca. Torturatore psico morale,vittima di se stesso e omicida. Un assassino della personalità altrui.Leggi?Ok.Se sei tu che leggi,se ti rispecchi in cio,come te lo devo dire piu?Se non capisci hai una zucca vuota al posto della testa,se non hai il coraggio di dirmi la verità,qualsiasi essa sia,allora non hai le palle,e sei tutto finto,come i pupazzetti fatti di didò."

Ragazzi non bevete mai,non scrivete mai le vostre sensazioni dopo una serataccia,non FATELO mai.Mai.Questi sono i risultati.
Rido di me stessa ma che ho scritto?Vi prego ridatemi Ian St.Pè.

venerdì 27 novembre 2009

Il Truzzo Romano

Non chiedetemi il perchè di questo post blog,ne tantomeno domandatelo a voi stessi,poichè la risposta è molto probabilmente ancora meno interessante delle somme che tirerò alla conclusione di questo fiume di parole. Dopo l'angosciante post riversato l'altra volta,stasera la mia crisi emo deprimente mi ha abbandonata.Oggi ero in università,come tutti i santissimi venerdi all'alba,quando neanche la portineria è aperta,io ero già seduta in aula a leggere uno di quei giornali gratuiti,neanche so il titolo.Poi riflettevo su questo post blog. Il truzzo romano,o il tamarro milanese,o semplicemente IL TRUZZO o semplicemente IL TAMARRO è uno stereotipo di gran moda ultimamente.
Quanti ne vedo di questi individui giornalmente?Molti.Ne sono disgustata,ma allo stesso tempo mi sono soffermata spessissimo a riflettere sul loro abbigliamento e modo di presentarsi alla società,ed è proprio di questo che parlerò.
Dalla testa ai piedi:
partendo dall'altro il truzzo indossa generalmente un cappellino appena poggiato sul cranio,che forma,ahimè,una specie di cupola stile alieno alla mars attack. Generalmente il cappello presenta i seguenti loghi:
-AS ROMA
-GABRIELE VIVE
-BACI & ABBRACCI
- D&G
Alcuni sono anche senza logo.Sotto al cappelino si possono intravedere due generi di acconciature:
-acconciatura inesistente ossia,una rasatura pari a 1 mm,che comporta l'annullamento totale del capello.
-acconciatura con frangettone ingellatissimo e unto che cade su un occhio.L'altro occhio scoperto è dolcemente accompagnato da una sopracciglia piu rifatta di quella di moira orfei.
Proseguendo,troviamo il viso. Il viso del truzzo è ARANCIONE. Se non sei arancione o marrone non sei un truzzo doc. Il colore eccessivo è dovuto a notevoli lampade solari.Non chiedetemi perchè vanno dall'estetista a farsi il lettino a raggi x o come si chiama. Io faccio di tutto per essere bianca.
Proseguendo troviamo generalmente un dolcevita di colore bianco o nero.Bah,orribile.
Scusate mi sto lasciando andare ai commenti.Non dovrei.La tuta è il pezzo forte del truzzo. Adidas,o la sottomarca sports,nike,diadora(se sei da roma ao)kappa,lotto e chi piu ne ha piu ne metta.Amano indossare solamente il pezzo di sotto. Le scarpe,squalo silver e tutti questi prototipi di carrarmati,concludono il tutto.Il calzino di spugna sopra la tuta è il tocco di classe di un vero truzzo.
Accessori da non dimenticare:
-occhialoni da sola,carrera,meglio fuxia o bianchi.
-braccialetti fuxia o bianchi,molti.
-canottierina fuxia o nera sopra il dolcevita per le serate inn.

Ora vi elencherò alcune parole o modi di dire tipici del gergo truzzo:
-amo(senza accento)
-ti lovvo un kasino(con la kappa precisiamo)
-tv1kdb(vi prego questa non ve la traduco neanche)
- basta non ce la faccio piu.
No questa sono io che sclero quando vedo un truzzo per strada che mi squadra.
Ora io sono tollerante,e se tu ti vesti fondamentalmente di merda me ne sbatto,fin quando non intralci il mio spazio personale,sei ok.
Ma TRUZZO e ARROGANTE e MALEDUCATO e PREPOTENTE non lo sopporto.
Queste sono solo alcune delle deviazione comportamentali che il truzzo puo assumere durante il suo sviluppo.

Ora vado in pace,mi è venuto un crampo alla mano e un herpes all'occhio.
Addio e che i truzzi siano con voi.

mercoledì 25 novembre 2009

Untitled

No.Non è la canzone degli Interpol.Anzi questo è semplicemente il primo post di quello che si prevede essere il blog piu noioso e deprimente nella storia dei blog noiosi e deprimenti. D'altronde sono due anni che medito di aprire un blog,ma per paura di farlo,alla fine non l'ho mai fatto. Ma stasera,si perchè è sera, ho deciso che forse era il momento di trovare un sfogo alla mia rabbia.
La sera è il momento,almeno per me,in cui mi chiudo in me stessa,(a dir la verità lo faccio in ogni momento della giornata),per pensare e riflettere sul da farsi e sul compiuto. Di compiuto nella mia vita c'è poco e nulla. Da questo proviene il titolo del mio blog," Tutto quello che fai è parlare",parlare parlare blah blah blah...tanta amarezza e disagio. Ma io di tutte queste parole,mie tue nostre vostre,cosa me ne faccio?Sostanzialmente NULLA.
Già,il nulla,quello che stringo nelle mani da 21 anni ormai. Il mio problema non è tanto la materialità delle cose intorno a me,che non riesco ad afferrare,quanto proprio invece la loro immaterialità piu pura e intrinseca. Se si pensi a quella finestrella malefica di msn. E' una cosa tanto materiale,poichè composta da pixel, quanto immateriale,poichè io,tu,noi,voi,essi,non possiamo toccarla,non possiamo sentirla vibrare al perfido e fastidioso trillare del TRILLO,non possiamo vedere la faccia dello stronzo o della stronza che dall'altra parte si fa i cazzi suoi mentre noi piangiamo tristemente rinchiusi nel nostro nido di repulsione verso l'umanità. Nelle mie parole non c'è nulla di autobiografico.Odio msn,non parlo con nessuno(piccole ed eccezionali casi),non esprimo opinioni o sentimenti tramite questo mezzo. Mi crea un blocco.
La parola,che già è immateriale di per se,si tramuta in qualcosa di insensibile. Ed ecco che anche le cose piu stupide,possono essere fraintese. Ma per quale motivo dovrei continuare ad aprire la finestra ogni volta che si illumina di arancio e mi assilla spaventosamente. Perchè?Non voglio rispondere,anche se sei tu. Mi stai sul culo(posso dirlo?). Vorrei dirtelo,ma non posso perchè la mia mente contorta dice che msn non è un luogo adatto ad esprimere sensazione e sentimenti.
Allora ci rimugino sopra,occupando il mio prezioso tempo ascoltando musica triste e pensando al modo meno offensivo e piu carino per dirti che appunto, non ne posso piu del tuo nome che lampeggia di arancio,e dei tuoi trilli che non vibrano,perchè io sono perennemente su occupato.
Poi quando ti vedo perdo ogni concezione di quello che sono io,dei miei pensieri senza forma,perdo persino la mia tanto malefica simpatia.Perchè sono simpatica,lo so.
Divento antipatica,ma antipatica al punto tale che sono repellente anche per me stessa. Non riesco a starti vicino senza aver istinti omicidi e suicidi che che si alternano costantemente dentro di me,non riesco a scambiare due parole con la tua persona senza che dentro di me passi quel repellente pensiero: Adesso scappo.
Ma rimango seduta,e ascolto quel che dici,che riassunto in una parola è NULLA.
Potresti anche dirmi delle cose sensate ogni tanto,e non dubito che tu lo faccia,ma io non capisco nulla perchè l'unica cosa che voglio fare quando sono in tua presenza,è prendere un cuscino e spiaccicartelo sulla faccia. Non è un istinto omicida questo. E' il mio istinto che mi dice che sto per soffocare con te che mi continui a stare a 5-10-20 centimetri,un metro. Allora per evitare di morire IO,preferisco fantasticare sui modi per elminarti.
Ma non voglio eliminarti...è solo una metafora del mio soffocamente emotivo in tua presenza.
Il piacere esasperato di una ricerca continua della parola giusta,del movimento preciso. Una tendenza estrema a non riuscire ad essere me stessa. Mi fai contorcere l'anima e il pensiero. Due cose senza forma,ma di contenuto. Potrò mai continuare a rimuginare ogni singolo minuto della mia vita su questa cosa?No,perchè io la vita devo cercare di crearmela,il rapporto sociale; non devo autoeliminarmi a causa tua.
Arriviamo ad un accordo mondo. Smettila di parlare sono stufa: blah blah blah
Come dice il mio caro vecchio amico Peter Hayes
Help your self don't say a thing
Your love won't show
In anything at all
If all you do is talk

Ora Peter Hayes non è propriamente un mio amico,anzi,mi auguro almeno un giorno di potergli stringere la mano.Però le sue parole,le uniche che posso mettere in pratica,sono sacrosante,e le custodisco in un cassetto con tanto amore,anche il cassetto non esiste,è solo il contenuto inesistente di qualcosa che non ha forma.
Comunque vi lascio un video,uno dei tanti:

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