lunedì 11 gennaio 2010

Alcoholic kind of mood

Ecco. Io non vorrei ribadire la solita questione del non divertirsi perchè è patetico.In fondo il divertimento non implica necessariamente una sbronza e tutto quel che ruota attorno a questo moood,ma piuttosto una forma di piacere e serenità che si sviluppa all'interno di ciascun individuo. Però ovviamente mi ritrovo a pensare al fatto che non mi diverto piu ormai da molto tempo,continuamente. E proprio oggi ricadevo nell'ennesima meditazione sulla mia vita inutile e patetica. Inutile perchè apparte regalare soldi allo stato e a Trenitalia non faccio molto altro. Patetica perchè passo le mie giornate studiando cose che odio,e che ritengo poco interessanti per un 50%,l'altro 50% lascio a voi l'immaginazione.Ed è cosi triste che quella sottospecie di uomo non potrà mai venire a conoscenza dell'essere che ha forgiato. Sono diventata un'apatica sociale,con tendenze contorte e problemi di comunicazione esplicativa della teoria dell'amicizia. Ossia non so piu come mettere due parole in fila per rendermi piacevole alle persone che mi stanno accanto. L'unica cosa che so dire è: Io lo amo.
Ma sono in pochi che sanno a chi mi riferisco.
Ritornando alla questione del divertimento. Oggi pensavo seriamente alla data precisa che corrisponde all'ultima serata nella quale veramente io,me medesima,mi sono divertita. Non vorrei essere precisa e pignola,ma vi citerò un mese,GIUGNO.
Ecco.Io,non mi diverto da Giugno.E non parlo di divertimenti extra,parlo del divertimento medio di un teenager,ossia la cosidetta vita notturna.
Avete presente la frustrazione che vi percorre la mente,le vertebre e giunge al vostro cuore,dopo un circuito faticoso e curvilineo,quasi vorticoso,e vi pizzica e vi punge,vi fa male. Quello è il momento in cui capite che non vi siete divertiti. Il momento in cui,salite in macchina,dopo una serata durante la quale avete finto,ma nella quale alla fine vi siete arresi ,e che avete concluso seduti tristemente su una poltrona nera,nella solitudine,accerchiati da gente che limona focosamente. Il momento fatidico della tristezza vi ritorna in mente poi mentre vi struccate allo specchio,e vi accorgete come me che l'alcol vi fa calare una palpebra piu dell'altra,vi cerchia gli occhi di nero,e rende i vostri capelli sporchi e unti.
Il momento in cui ci si sdraia nel letto è il migliore. La testa gira e gira,e vi sentite come se un mucchio di mosche ronzasse intorno al vostro cervello. In quel preciso istante si inizia a pensare che infondo la serata è stata quantomeno decente che tutto sommato vi siete divertite. E' un modo di autoconvincersi che i 10 euro sono stati spesi bene. Ma non è cosi perchè,nel vostro IO sapete che non siete soddisfatti che avreste fatto meglio a passare una serata a fare i dolcetti con vostra madre o a guardare un dvd con un paio di amici cinque peroni e tre pizze.
Il giorno dopo cresce il rammarico per i 10 euro sprecati e alla domanda fatidica dei genitori: Ti sei divertito ieri sera?(Almeno i miei me lo chiedono sempre),voi,IO,rispondete: Si. Con tono piatto monotono,tedioso,annoiato.
Ed è allora che scatta l'interruttore e suona l'allarme.
Io non mi diverto piu. Dovrei smetterla di far finta di divertirmi quando non mi diverto. Dovrei smetterla di trovare interessanti persone che non trovo interessanti. Dovrei smetterla di credere che questa sia una vita stilosa perchè non lo è. Dovrei smetterla di pensare che l'estremo sia banale e che il banale sia estremo perchè per quanto uno ci si impegni,agendo in estremo si sfocia nel banale,la pazzia ormai è diffusa in tutti coloro che si credono pazzi ma sono solo amalgamati in una società di fricchettoni INUTILI che raschiano il loro barile fino a ricavarne storie di sofferenza e solitudine,quando in realtà non hanno mai minimamente assaggiato il vero disagio di una persona.
Il disagio di non sentirsi piu adeguato in un certo posto,quel posto che prima si riteneva unico e speciale,quel posto un tempo pieno di gente apparentemente come te,e che quando meno te lo aspetti si rivela uguale a tutti gli altri. Futile e deprimente. Come il mondo che in cui vive.

Questo era un omaggio al mio divino amore per quell'uomo che non sbaglia una parola.
Vorrei solo ritornare ai vecchi tempi in cui con due peroni e buona musica mi divertivo.

Nessun commento:

Posta un commento

Lettori fissi